FAQ


La DMLE porta a cecità?

La DMLE coinvolge solamente la macula e la visione centrale, lasciando inalterate retina e visione periferiche. La DMLE da sola non porta quasi mai alla cecità totale.

La DMLE causa dolore?

Non è una malattia dolorosa.

La DMLE è contagiosa?

No, non è contagiosa.

Esistono segni esterni che indicano la presenza della DMLE?

Non esistono.

Cosa sono le drusen?

Le drusen sono depositi giallastri sottoretinici di dimensione variabile (isolate o confluenti) osservabili facilmente durante un esame del fondo oculare in persone ultrasessantenni.

E’ più comune la DMLE secca o umida?

La DMLE secca è molto più frequente. Oltre l’85% delle persone con DMLE intermedia o avanzata hanno la forma clinica secca. La forma umida è però quella che di norma ha l’evoluzione più rapida e grave, costituendo circa il 90% delle cause di perdita grave di visione centrale per maculopatia.

La forma secca della DMLE può evolvere nella forma umida?

Sì, l’evoluzione può verificarsi anche in tempi rapidi.

Quali sono i sintomi delle due forme?

Un sintomo precoce della DMLE umida è che le linee dritte appaiono ondulate o deformate mentre il sintomo più comune nella forma secca è una visione lievemente sfuocata, risulta difficile leggere testi con parole piccole e riconoscere i volti.

Chi è a rischio di sviluppare la DMLE?

La DMLE è più comune nelle persone anziane, ma può verificarsi anche nelle età intermedie. Il rischio aumenta nella razza bianca con l’età, il fumo, la familiarità, l’obesità, la vita sedentaria e la dieta squilibrata.

Quali sono i sintomi delle due forme?

Un sintomo precoce della DMLE umida è che le linee dritte appaiono ondulate o deformate mentre il sintomo più comune nella forma secca è una visione lievemente sfuocata, risulta difficile leggere testi con parole piccole e riconoscere i volti.

Forzare la vista o esporsi a lungo al computer può predisporre alla DMLE?

No, come tutti i tipi di “impegno visivo”, non porta alla maculopatia.

Si può avere la maculopatia senza rendersene conto?

Sì ed è il motivo per cui è importante la prevenzione con controlli specialistici periodici (ogni 1-2 anni in assenza di sintomatologia).

La DMLE colpisce sempre tutti e due gli occhi?

Non sempre, ma se è monolaterale l'occhio sano presenta un rischio di maculopatia molto superiore alla media (fino al 60-80% in più).

Cos’è il test di Amsler?

E’ un test molto semplice, eseguibile senza il medico: ad una normale distanza di lettura (30 cm dagli occhi) e con la correzione da presbite si osserva un reticolo quadrangolare (simile ad un foglio a quadretti), che riporta al centro un punto nero, prima con un occhio e poi con l’altro. Se le linee appaiono distorte o interrotte, se sfocate o annebbiate, se non è visibile il punto nero o altre parti della griglia, il test è positivo ed è necessario rivolgersi subito al proprio oculista

Cos’è il test di Amsler?

E’ un test molto semplice, eseguibile senza il medico: ad una normale distanza di lettura (30 cm dagli occhi) e con la correzione da presbite si osserva un reticolo quadrangolare (simile ad un foglio a quadretti), che riporta al centro un punto nero, prima con un occhio e poi con l’altro. Se le linee appaiono distorte o interrotte, se sfocate o annebbiate, se non è visibile il punto nero o altre parti della griglia, il test è positivo ed è necessario rivolgersi subito al proprio oculista

E’ utile assumere antiossidanti e zinco?

Le persone che hanno vantaggio con l’assunzione antiossidanti e zinco sono quelle ad alto rischio di sviluppare DMLE allo stadio avanzato, ovvero quelle che hanno DMLE di grado intermedio mono o bilaterale, oppure quelli con DMLE avanzata in un occhio ma non nell’altro. E’sempre necessaria la prescrizione del medico oculista, in grado di escludere controindicazioni, determinare la formulazione ed i dosaggi più indicati al singolo caso clinico. Nei pazienti con DMLE precoce la supplementazione nutrizionale, con antiossidanti non è così importante se lo stile di vita è corretto: dieta equilibrata povera di grassi, ricca di frutta, di verdura, di pesce, vino in dosi moderate e solamente ai pasti, niente fumo, attività fisica costante, controllo ponderale e monitoraggio dei valori pressori.

Quando la maculopatia ha già compromesso la funzione visiva cosa si può fare?

L’oculista di fiducia, associazioni come l’ATM, o strutture specializzate come l’IRIFOR del Trentino (www.irifor.it) possono consigliare tecniche di riabilitazione ed ausili che consentono di sfruttare in modo ottimale la funzione visiva residua per guardare la televisione, leggere e per tutte le altre attività quotidiane.

PER PROTEGGERE GLI OCCHI E’ IMPORTANTE

  • una dieta mediterranea, ricca di frutta, pesce e verdura a foglia verde;
  • nel caso sia indicata, una supplementazione alimentare a base di integratori quali zinco, luteina, zeaxantina, acidi grassi, omega3 / omega6 e resveratrolo;
  • il monitoraggio dei valori pressori, evitare fumo, limitare l’assunzione di bevande alcoliche e solo ai pasti;
  • evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti senza fotoprotezione oculare;
  • un controllo specialistico periodico (almeno ogni due anni in assenza di sintomi);
  • verificare periodicamente la funzione visiva attraverso il test di autodiagnosi di Amsler.